Cesena Basket 2005 – Pallacanestro Pianoro 70 – 48 (12 – 12, 30 – 25, 47 – 38)

Cesena Basket 2005: Montalti 8, Rossi 8, Zoboli 14, Ruscelli, Vandelli, Babbini 3, Martini 2, Ambrogi, Tagliafierro, Dell’omo 20, Balestri 15. All. Ruggeri.

Pallacanestro Pianoro: Tosiani 4, Verardi 19, Bonazzi, Stefani, Bianchini 1, Ricci, Vaccari, Grandi 7, Nicoletti 5, Selleri 4, Coraini 8. All. Fasone.

Arbitri: Medici e Neri di Cesena

Dopo il colpo esterno di Granarolo si torna sul parquet di casa per la sfida contro Pianoro che apre un ciclo da sfruttare al meglio per indirizzare la stagione verso il bel tempo, dovendo poi ospitare i Giardini Margerita, scendere a Riccione, e ritornare in casa contro Happy Basket Castel Maggiore; al di là di ogni scaramanzia 4 gare assolutamente abbordabili che potrebbero dare una svolta più che significativa a questa prima fase. Pianoro evoca la più brutta e pesante sconfitta dell’anno, condita dall’infortunio a Romano e ancora senza Alessandro Dell’omo, che dal suo rientro è diventato un giocatore insotituibile e dominante per coach Ruggeri. L’inizio è nervoso e poco spettacolare ma Pianoro non sembra proprio aver le armi per pungere, privo di Bosco (21 all’andata) e del bomber Ricci (26 come sopra) stranamente relegato in panchina per quasi l’intero match. Equilibrio sostanziale per poco più di un quarto poi appare palese la difficoltà degli ospiti contro i nostri lunghi che imperversano dentro l’area e costringono coach Fasone a bruciare due time out in successione. Dell’omo vola sulla testa di Selleri e Grandi mentre Balestri fa a sportellate contro i suddetti caricandoli di falli molto presto.

Pianoro cerca rifugio nella zona ma la musica non cambia perchè oltre a qualche conclusione dalla distanza (ancora 2 triple per il “centrone” Balestri) dentro l’area la lotta e impari e lo svantaggio comincia a diventare più che consistente. Appena sotto di 5 all’intervallo lungo, infatti i bolognesi vedono scappare i bianchi di casa nella terza frazione con un gap ormai stabile oltre la doppia cifra e a conti fatti il solo Verardi si danna l’anima per cercare di tenere a galla la baracca. L’allungo diventa ormai incolmabile nell’ultimo segmento del match e quando raggiunge le 20 lunghezze si pensa anche alla differenza canestri negli scontri diretti (tragico – 27 all’andata) che improvvisamente non sembra più un miraggio. Il tempo però è ormai agli sgoccioli e il solito Verardi si produce nell’ultimo sforzo per difendere almeno quel vantaggio meritandosi gli onori e il plauso dei vincitori (nella foto l’MVP Alessandro Dell’omo).

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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