Siamo stanchi, irritabili, fatichiamo a ingranare, ma soprattutto l’astinenza da caffeina provoca un cerchio alla testa che in alcuni casi si può trasformare in emicrania.

Troppa fretta, la sveglia che non suona e per non fare tardi in ufficio si salta il caffè del risveglio? Se da sempre siamo convinti che perdere il gusto del primo caffè ci lasci addormentati e poco produttivi, ora la scienza ci dice anche che ci provoca anche un forte mal di testa.

E’ probabile che lo sapessimo già da tempo, ma che non ce ne fossimo mai resi conto. Nel fine settimana, quando il caffè della mattina spesso viene evitato e, comunque, non ci prendiamo tutte le pause caffè che ci godiamo in ufficio e al bar, spesso abbiamo una lieve emicrania. Spesso si pensa che la colpa sia lo stress settimanale che cede il passo al relax, o i bagordi fatti il venerdì o il sabato sera, ma secondo Merlin Thomas, docente di Medicina alla Monash University, non è così.

Secondo il ricercatore, infatti, la caffeina è uno stimolante che entra in circolo velocemente nel cervello e blocca i recettori dell’adenosina, un neurotrasmettitore con funzione inibitoria responsabile del torpore dell’attività cerebrale. Per questo, come sappiamo benissimo, un caffè alla mattina ci dà la carica, ci sveglia e ci fa stare meglio. Il problema, però, è che il caffè è una droga e come tutte le droghe porta ad assuefazione. Se il nostro corpo è abituato alla caffeina, se la nostra mente si sveglia solo dopo una o due tazzine, allora cosa succede quando il nostro corpo non riceve la sua dose quotidiana di caffè?

Siamo stanchi, irritabili, fatichiamo a ingranare, ma soprattutto – secondo il dottor Merlin Thomas – l’astinenza da caffeina provoca un cerchio alla testa che in alcuni casi si può trasformare in emicrania. Addirittura, basta un caffè decaffeinato, perché la nostra mente si senta soddisfatta e ci faccia passare il mal di testa.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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