Il Natale che per i cristiani significa vita mantiene inalterata la parola FEDE, mentre nel Mondo i popoli continuano ad avere disuguaglianze per la loro sopravvivenza. Sarebbe molto bello essere uguali almeno per le piccole cose da possedere, come un pezzo di pane, ma il consumismo e il potere logora l’anima e annulla di fatto il segno di rappresentazione del presepe, che significa nascere e vivere nella “paglia”.

Allora forse a ragione Checco Zalone quando afferma sono talmente ottimista che ho investito tutti i miei risparmi nella Banca Popolare di Bari. Come dire il Mondo gira come una giostra impazzita, ma alla rovescia, ciò che funziona è il contrario di tutto. Basti pensare al fatto che sulle strade italiane muiono 14 persone al giorno perchè non c’è un’educazione scolastica e l’alccol, le droghe sintetiche la fanno da padrone.

Ma la terra è in rivolta, è stanca di mantenere ingiustizie, guerre, mafie, pedofili segni negativi di malvivenza che si uniscono ad una industrializzazione senza limiti con il clima sempre più in rivolta. Verrebbe voglia di dire Buon Natale, ma mica tanto, se si punta il dito alla politica impazzita, alla corruzione, a molti paesi del centro sud che vivono al freddo dopo i terremoti e continuano a rimanere stretti nella morsa della povertà. E, a tutto questo se aggiungiamo i giovani senza lavoro costretti a lasciare le proprie origini, i bambini che muoiono di fame nei continenti, i senzatetto nelle periferie… beh!, che Natale potrà essere per la maggior parte dei terresti.

Allora ci si chiede senza fare grande filosofia cosa vorremmo ricevere sotto l’albero?
Ritengo che il concetto di fare del bene al prossimo sia in assoluto la certezza per una vita migliore. Dare, donare agli altri significa ricevere quantomeno nello spirito e nell’anima. Qui il potere e il consumismo non hanno residenza, anzi sono come due poli che non possono incontrarsi nemmeno attraverso l’asse stellare o del cosmo.

Però gira che ti rigira il Natale dell’era moderna ha mantenuto intatta la sua antichità francescana e per questo sublime principio morale, sarebbe giusto per i “ricconi dei social”, gli sfruttatori, gli speculatori, le iene del potere, scendere a riallacciare i rapporti, le relazioni con chi soffre e non sa nemmeno cosa sia uno smartphone.

Io non ho niente, ma è meraviglioso essere padroni del sole, delle stelle, perchè l’amore per la vita non ha prezzo. BUON NATALE… MICA TANTO!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Marco Iorio Roma

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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