Non è stato affatto un buon inizio di settimana per le principali Borse europee, con Milano in cima al podio con tanto di maglia nera, totalmente affossata da Mps e dal comparto bancario a una settimana dal voto sul referendum costituzionale.

Il listino milanese ha ceduto il 2% staccando Francoforte (-0,8%), Parigi (-0,8%) e Londra (-0,7%) mentre lo spread Btp-Bund ha toccato quota 188 punti e il rendimento dei nostri titoli decennali si è attestato al 2,1%.

Sono andati a picco anche il banco, che ha ceduto il 4,09%, Bpm, -3,89%, Unicredit, -4,01%, Bper, -3,68% e Intesa Sanpaolo, -2,97%.

Il titolo di Mps è entrato in asta di volatilità dopo aver registrato un crollo del 7,3%, a 18,55 euro, prezzo che riflette il raggruppamento delle azioni nel rapporto di uno a cento che prende il via oggi.

La Consob ha infatti approvato il prospetto informativo relativo alla conversione dei bond subordinati di Mps in azioni; il periodo di adesione sarà compreso tra il 28 novembre e il 2 dicembre salvo proroga.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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