Il governo inglese intende chiedere alle imprese di rivelare il numero dei dipendenti stranieri per favorire l’assunzione di sudditi di Sua Maestà.

La proposta, che a tanti non è piaciuta affatto, è arrivata da Amber Rudd, il ministro dell’Interno britannico. Intervenendo ieri alla conferenza del partito in corso a Birmingham, Rudd ha dichiarato: “Non chiamatemi razzista” per questo, ha detto Rudd che intende “stanare” quelle società che abusano delle regole esistenti e “spingerle a comportarsi meglio”.

Naturalmente, i primi a protestare, sono stati gli imprenditori.

Rudd, nominata agli Interni al posto del premier Tehersa May lo scorso luglio, ha spiegato che tali misure potrebbero essere necessarie “per cambiare la tendenza” dell’opinione pubblica sull’immigrazione alla luce del voto sulla Brexit.

Infatti, secondo il ministro, sono moltissime le aziende che sfuggono alle proprie responsabilità non addestrando un numero sufficiente di lavoratori britannici e ha aggiunto che “andrebbe irrigidito l’attuale sistema che obbliga le società a pubblicizzare i posti disponibili nel Regno Unito solo per 28 giorni prima di rivolgersi fuori dal Paese”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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