In merito alla questione “Brennero”, l’appello di Conftrasporto e Confcommercio è quello di non aspettare l’esito delle elezioni austriache per ottenere “decisioni vincolanti a tutela della libera circolazione interna”.

Secondo quanto stimato dalle associazioni, ogni singola ora di attesa dei tir per l’attraversamento dei valichi alpini dovuta ai controlli, costa un totale di oltre 370 milioni di euro l’anno. Questi costi pesano per oltre 170 milioni l’anno sull’autotrasporto e ancora di più (203 milioni l’anno) sul sistema produttivo.

“La permeabilità dei valichi austriaci ed alpini rappresenta una priorità strategica non solo per il nostro Paese, ma per tutta l’economia del Continente e per la sua capacità di intercettare le dinamiche positive delle economie emergenti”, ha osservato Conftrasporto, ricordando che ogni anno, attraversano i valichi alpini 200 milioni di tonnellate di merci (per un valore di 524 miliardi di euro ) e di queste il 60% passano dai valichi austriaci.

Conftrasporto non ha dubbi riguardo al fatto che i “rallentamenti indotti dai controlli ai valichi alpini possono marginalizzare il ruolo di piattaforma logistica che l’Italia sta svolgendo e
che potrà svolgere in prospettiva” visto che solo per la ripresa dei commerci con l’Iran sono attesi 90 mila camion e 3 mila treni attraverso i confini con l’Austria.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui