Che il fumo di sigaretta sia nocivo non è una novità, ma il rischio per la salute sale alle stelle se si accende una sigaretta all’interno dell’auto.

A sostenerlo sono fior fiore di ricercatori scozzesi delll’Università di Aberdeen, autori di uno studio pubblicato sulla rivista “Tabacco Control”.
Secondo questi signori, infatti, fumare in auto, è un vero e proprio attentato alla salute dei passeggeri, perchè anche a finestrino aperto, o con il condizionatore acceso, per colpa delle sigarette, i livelli di smog nell’abitacolo arrivano anche a decuplicare.
L’effetto delle sigarette fumate durante un viaggio in auto è stato oggetto di studio anche in Italia, in particolare dagli scienziati dell’Istituto nazionale tumori di Milano, che ogni anno, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, con una serie di esperimenti e di simulazioni mostrano ai ragazzi delle scuole gli effetti negativi del fumo su ambiente e salute.

Ma tutto ciò per dire cosa?
Per dire che, dopo sei mesi di stop, riprende l’iter di approvazione del nuovo Codice della strada.
A luglio dello scorso anno ci furono al proposito alcune perplessità della Ragioneria dello stato sui costi della riforma che ne interruppero l’iter.
Oggi, martedi 28 gennaio il provvedimento arriva alla Camera che dovrà discutere le proposte, tra cui anche quella di bandire la sigaretta dalle mani di chi guida un veicolo.
La norma di riferimento del divieto del fumo in auto è il comma 1-ter dell’articolo 51 della legge n. 3/2003, che così recita:
“il divieto di cui al comma1(ossia il fumare nei luoghi chiusi) è esteso al conducente di autoveicoli, in sosta o in movimento, e ai passeggeri a bordo degli stessi in presenza di minori di anni diciotto o di donne in stato di gravidanza”

Il fumo, tutti ne siamo consapevoli, viaggia al ritmo di sei milioni di morti l’anno, molte in questi anni sono state le campagne di dissuasione, si scrive sui pacchetti di sigarette che, fumando, un nemico mortale entra nell’organismo, si ricorda che una sigaretta sprigiona 4000 sostanze nocive, con danni a polmoni, cuore, ma niente: il numero delle vittime non frena la” tossicità” di chi senza la sigaretta non riesce a stare.

In automobile, è ancora peggio, per i viaggiatori non fumatori diventa una tortura.
E poi, il “fumo di terza mano” è nocivo come e più di quello di “seconda”, il cosiddetto fumo passivo.
E per finire, una riflessione va anche alla sicurezza stradale: col fumo in auto i riflessi si appannano, arriva meno ossigeno al cervello, la vista peggiora, l’abitacolo si trasforma in una gabbia nebbiosa.
Insomma, è come sempre un problema di educazione, di rispetto, non solo verso gli altri, ma verso noi stessi.
Non resta che prenderne consapevolezza piena!

A cura di Sandra Vezzani editorialista – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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