26 luglio 2019 Egan Bernal è la nuova maglia gialla del Tour al termine della diciannovesima che si è chiusa senza vincitore. Il colombiano, infatti, si avvantaggia della decisione dell’organizzazione che deve fermare la frazione per il maltempo. Non c’è quindi l’arrivo a Tignes e vengono tagliati 37 km inclusa la salita di prima categoria che portava al traguardo. Tempi presi al Col de l’Iseran, dietro a Bernal ci sono Simon Yates e Warren Barguil. Alaphilippe passa a oltre due minuti dal leader di tappa e perde il primato, scendendo al secondo posto (a circa 45″) con una trentina di secondi su Geraint Thomas. La prima sorpresa arriva dopo circa un’ora di gara. Thibaut Pinot, quinto in classifica a 1’50”, chiama più volte l’ammiraglia per un problema muscolare alla gamba sinistra e si ritira fra le lacrime. Davanti, intanto, si staccano 25 corridori fra cui Uran (9° a 5’33”), Nibali e l’onnipresente Caruso. Il gruppo maglia gialla concede meno di due minuti. Le prime tre salite (Cote de St.André, Montée d’Aussois, Col de la Madeleine) non sono impegnative e passano senza scosse. Poi c’è l’Iseran e comincia la battaglia. Thomas e Kruijsweijk attaccano, Alaphilippe non riesce a reagire. Parte quindi Bernal (secondo a 1’30”) che, in compagnia di Simon Yates, riprende i fuggitivi ormai frantumati e conquista la vetta hors categorie (prendendosi quindi anche gli 8″ di abbuono) da maglia gialla virtuale. Che diventa effettiva durante la discesa, perché una violenta grandinata che provoca un torrente di fango convince l’organizzazione a fermare la corsa prima che i corridori debbano affrontare il tratto di strada reso impraticabile dal maltempo. La tappa viene quindi dichiarata chiusa all’Iseran (89 km dopo lo start di St.Jean de Maurienne).

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui