La crescita dell’economia italiana si manterrebbe attorno all’1,0 per cento annuo in tutto il triennio 2019-2021: rispetto alle precedenti proiezioni (relative a luglio), la stima di crescita è più bassa per due decimi di punto nel 2018 mentre resta invariata nel biennio 2019-2020″.

E’ quanto si legge in un report di Bankitalia relativo alle proiezioni macroeconomiche dell’economia italiana. Le nuove stime, si legge nel report, non tengono conto di “informazioni successive al 27 novembre”: successivamente infatti, l’Istat ha diffuso i conti nazionali trimestrali, “con una revisione al ribasso della crescita del PIL nel terzo trimestre che – a parità di altre condizioni – implicherebbe una riduzione marginale delle proiezioni di crescita per l’anno in corso”.

La revisione per l’anno in corso riflette il rallentamento del prodotto finora osservato. “Nel biennio 2019-2020 gli effetti negativi sull’attività economica derivanti dal profilo più elevato dei tassi di interesse osservati e attesi, oltre che da un’espansione più contenuta della domanda estera, compensano quelli di segno opposto riconducibili agli interventi contenuti nella manovra di bilancio e al calo delle quotazioni del greggio” si legge nel report. “Nello scenario resterebbe moderata l’espansione della domanda interna.

I consumi aumenterebbero in linea con il prodotto. La spesa per investimenti rallenterebbe nel prossimo triennio, risentendo dell’aumento dei costi di finanziamento. Le esportazioni, dopo la battuta d’arresto registrata nella prima metà di quest’anno, tornerebbero a crescere a ritmi prossimi a quelli della domanda estera”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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