“L’ho fatto per punire soggetti impuri e non voglio collaborare”: così Mattia Del Zotto si è rivolto ai carabinieri che lo hanno arrestato a casa sua a Nova Milanese (Mb). Il 27enne è accusato di aver avvelenato la sua famiglia. Il giovane è ritenuto responsabile del triplice omicidio del nonno 94enne e di una zia 67enne (morti il 2 ottobre) e della nonna 83enne (morta il 13 ottobre), avvenuta “a mezzo somministrazione di solfato di tallio”.

“Non saprete mai perché l’ho fatto” “Non saprete mai perché l’ho fatto. Non ho da collaborare con la vostra istituzione o con altre istituzioni di questo Stato”. Sono le parole dette ai carabinieri dal giovane. Barba incolta, sguardo freddo e nessuna emozione nelle parole usate con i carabinieri. Quando gli hanno chiesto se avesse un avvocato di riferimento ha risposto seccamente: “Non ho bisogno di altre persone che parlino al posto mio. Scegliete dall’elenco del telefono la persona che più vi aggrada”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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