Kaiser Sebastian Kurtz, recordman della politica austriaca, torna sul trono a Vienna. Il giovane leader del partito popolare, classe 1986, ha collezionato nel giro di pochi anni una lunga serie di primati: a 24 anni è stato il più giovane sottosegretario, a 27 il più giovane ministro degli Esteri e ad appena 30 anni ha assunto la guida della Oevp. Sbagliava di grosso chi pensava che la sua ascesa si fermasse lì e che la sua caduta fosse altrettanto repentina. Numerosi predecessori di Kurz sono stati infatti impallinati dal fuoco amico dei compagni di partito.

Non così ‘Basti Fantasti’, il fantastico Sebastian, come lo chiamano i suoi sostenitori più accaniti. Più gattopardo che rottamatore, ha cambiato colore alla Oevp, non solo metaforicamente, abbandonando il nero – che dal dopoguerra contrassegnava il partito – per il turchese, molto più smart e giovanile. E tutto questo con il placet delle tre potenti anime della Volkspartei (contadini, imprenditori e dipendenti).

Ormai era sotto gli occhi di tutti che Kurz mirava a un altro primato: diventare il più giovane Bundeskanzler, ovvero cancelliere, obiettivo che raggiunse nel 2017, all’età di 31 anni. All’ascesa vertiginosa seguì, come spesso accade, una brutta battuta d’arresto. In primavera, dopo appena 525 giorni, il suo governo cade per colpa dell’Ibiza-Gate, sul quale inciampa il partner di coalizione, l’ultradestra Fpoe.

A malincuore, Sebastian colleziona due nuovi record, di certo meno prestigiosi: quello del cancelliere meno longevo e quello dell’ex cancelliere più giovane d’Austria. Kurz non si è però perso d’animo. In questa lunga e calda estate ha girato il paese in lungo e in largo a bordo di un pullman turchese. Il giovane viennese piace molto agli elettori (meno giovani) delle zone rurali, che vedono in lui il genero che tutti vorrebbero. I suoi slogan sono brevi e semplici. Il fatto che uno di questi (‘Uno che parla come voi’) sia finito anche sui manifesti di Herbert Kickl, il falco dei falchi del Fpoe, ha suscitato non poca ironia sui social media, come anche la prima biografia ufficiale del leader dei popolari. L’autrice, la giornalista Judith Grohmann – questa è l’accusa – si sarebbe fatta prendere un po’ troppo dall’entusiasmo, scrivendo in uno stile da romanzo rosa. Ride bene chi ride ultimo, penserà in queste ore Sebastian Kurz che di certo ha già le valige pronte per tornare al più presto al Ballhausplatz n. 2, il prestigioso indirizzo della Cancelleria federale nel cuore della Vienna imperiale dopo una emmesima vittoria elettorale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui