Le detrazioni fiscali si allontano dal contante, attenzione per spese sanitarie

I contribuenti a rischio di non usufruire delle detrazioni fiscali nel caso di pagamento in contanti esclusi dalla norma medicinali e prestazioni del SSN.
Dal 1 gennaio 2020 i contribuenti dovranno porre attenzione al metodo di pagamento per usufruire delle detrazioni fiscali, 19% in dichiarazione dei redditi, con particolare attenzione alle spese sanitarie che fino all’inizio dell’anno non rientravano a vincoli prestabiliti.
Una normativa che ha allarmato molte persone, particolarmente nella fascia di etĂ  piĂą avanzata, sul rischio di perdere lo sconto nel caso si effettui il pagamento in contanti senza utilizzare metodi tracciabili come carte di credito, bancomat e transazioni bancarie.
A tale riguardo e per chiarire alcuni dubbi è necessario sottolineare che in la norma riguarda solo alcune spese mediche specifiche (e non, in linea di massima, quelle piĂą comuni). In altre parole per recuperare le spese detraibili (quelle con detrazione al 19%) ai sensi dell’art. 15 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (e altre disposizioni normative) dall’1/1/2020 vige l’obbligo di pagamenti tracciabili per le seguenti spese:
– Interessi passivi mutui prima casa
– Intermediazioni immobiliari per abitazione principale
– Spese mediche
– Veterinarie
– Funebri
– Frequenza scuole e università
– Assicurazioni rischio morte
– Erogazioni liberali
– Iscrizione ragazzi ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi
– Affitti studenti universitari
– Canoni abitazione principale
– Addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza
– Abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Da sottolineare, per eliminare ogni dubbio interpretativo, che la nuova norma prevede due eccezioni ai
pagamenti tracciabili, precisando che l’obbligo del pagamento con sistemi tracciabili non si applica relazione
alle spese sostenute per:
– l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici,
– prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario
nazionale.

A cura del dott. Daniele Baldini

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui