Barcellona è stata colpita da un attentato, ieri, nel cuore turistico della città.
Lungo la Rambla, la strada principale, quella visitata da migliaia di turisti, un camioncino si è lanciato nella zona pedonale zigzagando per molti interminabili metri a folle velocità.

13 morti e 100 feriti tra cui figurano anche 3 italiani.
Un nostro connazionale, Bruno Gulotta 35 anni, in vacanza proprio a Barcellona con le sue due filgie, è morto travolto dal camioncino.

Finita la sua folle corsa, dal camion sono uscite tre persone armate seminando ulteriore panico; due sono state arrestate, una è ancora latitante.
Sicuramente si tratta di un attacco di matrice jihadista, infatti l’Isis rivendica.

Ancora non è ben chiaro chi possa essere stato alla guida del mezzo di trasporto killer.
La polizia catalana ha arrestato un maghrebino, Driss Oukabir, ma si pensa che a guidare il camioncino possa essere stato suo fratello minore Moussa.

Dunque l’Isis che colpisce ancora la Spagna, nel momento, guarda caso in cui il numero di migranti giunti nella penisola iberica è in forte aumento, anche se l’attentatore era già noto alle forze dell’ordine e quindi risiedeva a Barcellona per molto tempo.

Come se non bastasse, all’una di notte c’è stato, a Camblis, ciudad a 2 ore d’auto dalla capitale catalana, un altro attentato.
Un’Audi A3 si è lanciata a folle velocità sul lungomare ferendo 7 persone, tra cui un poliziotto, una di queste in modo grave.
I terroristi sono poi stati uccisi.
L’allerta però è altissima in Spagna e dal mondo arrivano le condoglianze e le promesse d’aiuto da parte dei rappresentanti delle super potenze.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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