E’ Fabio Aru il Campione italiano di ciclismo elite 2017; il ragazzo di San Gavino Monreale, 27 anni il prossimo 3 luglio, si è fatto davvero un gran bel regalo di compleanno, preambolo di una partecipazione al Tour de France che vuol essere da protagonista, com’è nelle possibilità di questo scalatore sardo, già vincitore di una Vuelta (2015) e per due volte sul podio (2014, 3°; 2015, 2°) al Giro d’Italia.

Edizione combattutissima quella che ha visto i corridori partire da Asti e terminare la loro fatica sul traguardo di Ivrea, dopo 236 chilometri in cui il caldo ha fatto da compagno di viaggio ai contendenti; ci si aspettava una corsa combattuta e così è stato, anche grazie al circuito finale, da ripetere quattro volte, con la salita delle Serre di Chiaverano che, nell’ultimo passaggio, è stata il trampolino di lancio per un Aru scatenato.
Fabio è scattato quando al traguardo mancavano 17 chilometri ed ha fatto il vuoto proprio nel tratto più difficile della salita, che negli ultimi tre dei cinque chilometri totali, presenta pendenze che non scendono mai sotto il 10%; a resistergli ci hanno provato in quattro: Ulissi, Nocentini, Caruso e Moscon (giunti nell0ordine a 40” dal vincitore), ma l’Aru di giornata è stato davvero più forte di tutto e di tutti, a conferma di una condizione davvero eccellente.

Sulle strade piemontesi è stato dunque lo spettacolo a vincere visto che nessuno si è tirato indietro, dopo qualche polemica successiva alla decisione del CT Cassani di non convocare per i Mondiali chi non avesse partecipato alla gara tricolore, tanto da “costringere” ad esserci persino chi, come Vincenzo Nibali, avesse deciso per il forfait.
Proprio Vincenzo ha dato ancora una volta dimostrazione di quale Campione sia, restando praticamente senza allenamento nel gruppetto dei primi sino alla fine, staccandosi solo quando la corsa era decisa a favore del suo ex compagno di squadra, e pensare che non partecipando al Tour ma tornerà in gara solo alla Vuelta.
Un Campionato ed un Campione d’Italia 2017 degni di questo nome, un percorso ed un pubblico che hanno ancora una volta confermato come in Piemonte le due ruote siano amate e ci sia la capacità organizzativa per fare le cose al meglio; bravo Aru ed un applauso al ciclismo italiano, non sempre in grado di essere in prima fila nelle gare di un solo giorno, ma che sa appassionare la gente oggi come ieri.

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui