CIUCCI
In un incontro avvenuto ieri con il nuovo ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, definito “franco” da chi era presente, Pietro Ciucci, presidente dell’Anas ha deciso di dimetters, come lo stesso governo si attendeva, rimettendo il suo incarico a partire dall’Assemblea di bilancio prevista per il prossimo mese corrente.

Ciucci sarebbe finito al centro di molteplici polemiche dopo che il viadotto Himera dell’A19 è sprofondato, portando all’interruzione dell’autostrada siciliana. A inizio anno poi l’Anas era finita in un’altra operazione poco trasparente dopo la chiusura di uno svincolo appena inaugurato, a Capodanno, quando fu chiuso preventivamente il viadotto “Scorciavacche” sulla Statale 121 Palermo-Agrigento che ha diviso praticamente la Sicilia in due. Ultime in ordine di tempo le denunce di Report sulle gallerie in costruzione sulla statale Foligno-Civitanova tra l’Umbria e le Marche. Fra un incidente e l’altro si dimettevano i due consiglieri del Cda Anas in quota al ministero del Tesoro e del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maria Cannata e Sergio Dondolini.

Da marzo l’unico a resistere era proprio stato Ciucci. “Non sono abbarbicato alla poltrona. Non sono l’ultimo dei boiardi di Stato, le mie dimissioni sono sempre sul tavolo dell’azionista, ma se il mio azionista avesse voluto chiedermi qualcosa lo avrebbe fatto in modo diretto”, diceva il dominus di Anas due settimane fa a chi gli chiedeva se pensasse di fare un passo indietro.
La nota dell’Anas – La decisione, si legge in una nota dell’Anas, “è stata presa in segno di rispetto per il nuovo Ministro al fine di favorire le più opportune decisioni in materia di governance di Anas”. Anas gestisce 25mila chilometri fra strade e autostrade ed è la prima stazione appaltante del Paese. E’ stata creata nel 1928.

Lo stipendio di Ciucci – Si parla di una cifra da capogiro e il suo licenziamento dovrebbe costare allo Stato, ovvero ai contribuenti di questo paese che sono i cittadini italiani, di oltre un milione di euro.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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