Migliaia di lavoratori nelle sedi Amazon di tutto il mondo hanno proclamato una serie di scioperi e proteste in occasione del Prime Day. I lavoratori hanno incrociato le braccia all’insegna del motto “niente più sconti sui nostri redditi”, attraverso cui chiedono a Jeff Bezos condizioni di lavoro e paghe più alte. Per il colosso delle vendite on-line si tratta di un duro colpo, perché coincide con i giorni del Prime Day e potrebbe paralizzare le consegne nelle prossime 48 ore, come sottolinea la BBC.

Secondo i sindacati tedeschi, 2.000 lavoratori sono in sciopero in Germania, mentre negli Stati Uniti, i lavoratori in un centro del Minnesota – come riferito dalla BBC – hanno indetto uno sciopero di sei ore. Nel Regno Unito, invece,

i lavoratori hanno pianificato proteste della durata di una settimana. William Stolz, un facchino nel magazzino Shakopee nel Minnesota, ha detto alla BBC che i lavoratori chiedono “lavori sicuri e affidabili” da Amazon. “Le velocità con cui dobbiamo lavorare sono molto estenuanti fisicamente e mentalmente, in alcuni casi portano a ferite”, ha aggiunto. “Fondamentalmente vogliamo solo che ci trattino con rispetto come esseri umani e non ci trattino come macchine”, ha detto ancora Stolz.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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