E’ passato un anno dal terribile terremoto che distrusse Amatrice il 24 agosto scorso. E un anno, quando il dolore ti è entrato nel sangue, non è nulla.

La commozione al ricordo di quelle 249 vite spezzate per sempre non si può raccontare: gli abitanti della cittadina del Lazio hanno riletto tutti i nomi di chi oggi non c’è più e hanno raccontato le loro storie. E dal campo sportivo dove il 30 agosto 2016 si celebrarono i funerali, è partita la fiaccolata silenziosa. Perché non ci sono parole davanti a queste tragedie.

Alle 3:36, quando il corteo ha raggiunto il parco don Minozzi, 249 rintocchi di campana hanno rotto il silenzio surreale. Il sindaco Sergio Pirozzi ha scoperto il monumento dedicato alle vittime, che raffigura l’antica moneta “Fidelis Amatrix”; l’opera è stata creata dallo scultore Marino Di Prospero.

Oggi, giornata di lutto cittadino ad Amatrice, il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, celebrerà la messa a cui parteciperanno anche il premier Paolo Gentiloni e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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