RUM

Il distillato alcolico, oggi forse più diffuso al mondo, è nato nel 1493: durante il secondo viaggio nelle Americhe di Cristoforo Colombo, che importò, per primo, alcune piante di canna da zucchero per trapiantarle nei Caraibi.

Il bacino centroamericano dimostrò subito di avere il clima ideale per la coltivazione della canna e la produzione di zucchero si diffuse presto in tutte le isole.

La prima distilleria nelle colonie fu fondata intorno alla metà del ‘600, nell’odierna Staten Island.

La produzione di rum divenne la più grande e florida industria del New England coloniale. Lo scambio circolare di schiavi, melassa e rum era piuttosto redditizio a quel tempo.

Ma come nasce il rum?

I germogli di canna da zucchero vengono piantati nel terreno più adatto alla specie, nei mesi compresi tra febbraio ed agosto.  La pianta cresce naturalmente per almeno 12-18 mesi, raggiungendo i 3 metri d’altezza nelle aree tropicali e circa 1 metro d’altezza se piantata in zone subtropicali.

Viene poi macinato e fermentato con del lievito, per un minimo di 24 ore ad un massimo di 15 giorni, a seconda del tipo di rum che si vuole ottenere; distillato: questa fase è molto delicata perché il rum può assumere diversi sapori, dai floreali ai più decisi (con retroessenze di cuoio o noci); invecchiato: in botti di legno, meglio se di quercia americana e infine, miscelato.

Può assumere diverse gradazioni: bianco, oro, scuro.

Il rum  è particolarmente diffuso e apprezzato in Costa Rica e a Cuba. L‘Habana club è il più famoso, ma anche il Santiago de Cuba, dal gusto vivace e leggero. Si sposano molto bene con l’aroma del sigaro.

Tra i più europei, in Spagna, non possiamo non citare il Ron Montero Gran Reserva, molto strutturato e di buona persistenza.

Il consumo dell’alcol è cresciuto nel corso dei secoli e oggi il problema “alcolismo” è in agguato.

Il Lussemburgo, da alcuni sondaggi, è al primo posto con una media, a persona, che supera i quindici litri di alcol puro all’anno. Una delle cause è che il prezzo degli alcolici è relativamente basso in questo paese.

Seguono a ruota: l’Irlanda, l’Ungheria, la Moldavia, la Germania e la Gran Bretagna.

In America si consuma una media di 8,6 litri all’anno di alcol.

I disturbi affettivi, presenti in tutte le malattie mentali, sono sovente all’origine dell’alcolismo: depressione; attacchi di panico; isteria nevrotica o ossessiva; disturbi della personalità.

Sono diversi i centri di disintossicazione nati per sconfiggere la dipendenza da alcol, con percorsi terapeutici e il contributo di psichiatri, esperti nel settore. Primi tra tutti: i centri Narconoon: nati in Florida, nel Nord America e diffusi, ormai, in tutto il mondo, vantano trattamenti all’avanguardia.

Per impedire ai più giovani di bere, negli Stati Uniti, si è inoltre vietata la vendita di alcolici al di sotto della maggiore età.

 

A cura di Aurora Castro

 

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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