L’ Aids ha sterminato un’ intera generazione. Questo ‘cancro’ ha colpito e fatto morire milioni di persone in tutto il mondo. La cosa incredibile è che, fino al 1981, la sindrome da immunodeficienza acquisita non si conosceva affatto. C’erano persone che si ammalavano di Aids è morivano nel giro di qualche giorno e nessuno sapeva il perchè. Si pensava che fossero dei virus influenzali, perché i sintomi erano esattamente gli stessi.

Questa malattia, infatti, colpisce il sistema immunitario, facendo diventare i malati dei veri e propri cadaveri ambulanti. Bastava un semplice raffreddore per tirare le cuoia. Sapete tutti che questa malattia ha colpito prevalentemente gli omosessuali. Ho detto prevalentemente ma non esclusivamente, perchè anche tra gli etero si sono riscontrati parecchi casi. Qualche giorno fa (esattamente il 1 dicembre), si è celebrata la giornata mondiale della lotta contro l’ Aids. Ma quasi allo stesso tempo, in Italia, è successo qualcosa di sconvolgente, non solo ai miei occhi. Un uomo sieropositivo, per anni, ha avuto dei rapporti non protetti con delle giovani donne. Tutto ciò è aberrante.

Una persona consapevole del proprio stato, ha deliberatamente contagiato altre persone, nascondendo la propria condizione di malato. Ecco, io vorrei dire a questa persona e a tutte quelle che giocano con la propria vita e con quella degli altri che tutto quello che si fa di negativo, ci ritorna indietro come un boomerang. Contagiare gli altri, rendendoli schiavi di una terribile malattia come può essere l’ Aids, è semplicemente terribile. Ma anche lasciarsi contagiare per vivere appieno la propria sessualità è qualcosa di ancora più sbagliato e inconcepibile. Come fa una persona ad accettare di prendere volutamente l’ Aids, solo per far sesso senza il preservativo? Come si fa a mettere sul piatto la propria vita per una notte di sesso in più? Non capisco, veramente, cosa scatti nella testa di questa gente, per fargli prendere una decisione così estrema e allo stesso tempo così insensata. Rispetto al 1981, non si muore più di Aids. Se si prendono i medicinali giusti e si fanno dei controlli periodici, si può condurre una vita dignitosa e invecchiare bene. Se molti individui sieropositivi possono camminare, mangiare e amare ancora oggi, lo devono alle battaglie portate avanti da personaggi ostinati e coraggiosi come, ad esempio, l’ attivista, scrittore, sceneggiatore statunitense Larry Kramer. Grazie a lui e alla sua lotta senza quartiere, il governo americano che fino a metà degli anni 90 non aveva nemmeno preso in considerazione l’ Aids, ha dovuto tornare sui suoi passi, studiando il problema e trovando una soluzione. Ma tutta questa fatica non sarà servita a niente, se continuerà ad esserci gente che contagerà il prossimo e altri che si faranno contagiare senza batter ciglio.

Dobbiamo aver rispetto di noi stessi e degli altri. Dobbiamo cercare di non buttarci via in questo modo. Dobbiamo usare, sempre e comunque il preservativo. E’ un gesto che salverà la nostra vita e quella degli altri. Fate la scelta giusta, dunque: scegliete di vivere.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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