Alle ore 12:00 di oggi, i macchinari che lo tengono in vita verranno spenti e i genitori del piccolo Charlie Gard dovranno lasciarlo andare. Il bimbo trascorrerà gli ultimi momenti della sua vita in una clinica specializzata nell’assistenza di malati terminali.

La decisione presa dal giudice dell’Alta corte inglese, Nicholas Francis, stabilisce che i genitori di Charlie e i medici dell’ospedale Great Ormond Street (dove è attualmente ricoverato il bimbo) abbiano tempo fino a mezzogiorno per decidere quale sarà il programma palliativo da adottare e quanto tempo il piccolo avrà da vivere. Il giudice confida nel fatto che le parti trovino un accordo sulle cure. In caso contrario, il bambino sarà comunque trasferito in clinica ma gli verrà staccato il ventilatore subito dopo.

Charlie ha 11 mesi, ed è affetto da una malattia genetica rarissima, la depressione del Dna mitocondriale: tutti i muscoli si indeboliscono progressivamente perché il corpo non riesce a produrre energia per gli organi. Ad oggi, ne soffrono 16 bambini in tutto il mondo. Il piccolo, non può più vedere, sentire, e non riesce a muoversi.

I genitori non hanno mai accettato l’idea di staccare la spina al proprio bambino e avevano avviato una battaglia legale rivolgendosi all’Alta corte inglese, l’11 aprile, poi alla corte l’Appello inglese, il 25 maggio, infine alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, l’8 giugno. I giudici hanno sempre dato ragione ai medici.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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