E’ arrivato come una mazzata, un colpo inatteso che ha scosso la Firenze viola sino alle fondamenta, il comunicato con cui Diego Della Valle mette in vendita la Fiorentina, di cui la sua famiglia è proprietaria da quindici anni!

Le reazioni, visto che erano appena le cinque della sera, non si sono fatte attendere, anche perché a Firenze la contestazione ai “padroni” monta da un po’ e figurarsi se chi non li sopporta proprio più se ne stava zitto e buono a subire un’onta che supera, a parer loro, tutti i limiti!
Per altro, anche molti tra chi i Della Valle ha sempre apprezzato, è rimasto interdetto di fronte ad una presa di posizione così drastica, anche perché è ben noto lo spirito che anima i tifosi viola ed era impensabile rimanere passivi di fronte a quella che sembra una vera e propria provocazione.
Vero è che tra la famiglia (soprattutto Diego, colui che poi decide) e Firenze da un po’ di tempo le cose sono tutt’altro che rose e fiori, con la contestazione che monta per quelle che sono state le decisioni (ed i risultati) delle ultime due stagioni, così com’è altrettanto vero che anche a Firenze (tutto il mondo è paese) ci sono tanti che criticano e nessuno che si impegna in prima persona mettendoci faccia e (soprattutto) i soldi.

Fiorentina dunque in vendita ma, come da comunicato, solo a fiorentini veri che ne garantiscano la continuità economica e di risultati, che tradotto vuol dire: NESSUNO?
Perché? Perché all’arrivo dei Della Valle (agosto 2002), la Viola era meno che in mutande e basterebbe un tantino di memoria per tornare indietro e ricordare fallimento e ripartenza dalla Serie C2, anche se la “memoria” torna spesso solo quando serve ai propri fini e Firenze non fa eccezione.
Ora, che Diego abbia fatto degli errori e non ami il calcio come forse sarebbe necessario, è assolutamente vero, ma è altrettanto vero che nel calcio nulla è scontato e fare bene per alcune stagioni consecutive, con Europa ed addirittura la Champions, non vuol dire acquisire certe posizioni di diritto.
Che a Firenze sia terminato un ciclo sportivo è cosa normale, per ricominciare cosa si deve fare se non mettere alcuni dei “vecchi” giocatori sul mercato? Se poi uno considerato un talento come Bernardeschi (che però non ha ancora dimostrato nulla se non una discontinuità certificata) vuole andarsene per rimpinguare il portafogli (legittimamente, per carità) lo si saluti, e se lo si faccia pagare profumatamente, anche se va a vestire le strisce più odiate che ci sono e si riparta, tanto la vita continua.

Perché, cari tifosi viola, altrimenti cosa stiamo a raccontarci della maglia? A Firenze come nel resto del mondo è passata un’infinità di calciatori, allenatori, dirigenti, padroni, e se la storia va avanti da quasi centocinquant’anni un motivo ci sarà e mica solo legato a Befani o Baglini, Chiappella o Antognoni, Bernardini o Prandelli.
I Della Valle vogliono andarsene davvero o hanno solo provocato? Quasi sicuramente tutte e due le cose insieme e vedremo cosa succederà, anche perché si continua a lavorare per la squadra a venire e chissà che il campo non accontenti più dei soli “nomi”, mentre per le cose societarie vedremo se i tanti che chiacchierano saranno capaci, anche in termini finanziari, di fare quei fatti che sono facilissimi mettendo le mani nelle tasche e nei portafogli altrui!
Se davvero conta solo la Fiorentina è ora di mettere le mani nelle proprie tasche e spendere i propri soldi, quanto a farlo bene, eventualmente, saranno solo i fatti a deciderlo, perché capita anche ai giudici di venire giudicati, e questo lo si sa benissimo e non sempre fa comodo.

Tanti auguri Fiorentina, e se il tuo domani sarà affidato alla cordata auspicata dal Sindaco, speriamo che insieme alla corda non si porti anche il sapone …

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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