Ormai è noto a tutti che il Sindaco abbia dato lo sfratto al Cesena e se lo dai alla società bianconera a stretto giro di boa lo dai anche al Settore giovanile. La scelta è stata lungimirante, in quanto a Villa Silvia aumenterà il lavoro per i braccianti disoccupati che andranno a raccogliere le cipolle da surgelare e poi impachettare per larga distribuzione. Se di fatto la città si stava spegnendo, figuriamoci cosa accadrà per il tessuto sociale se la squadra di riferimento non dovesse più iscriversi al campionato professionistico. I parametri economici di crescita durante una stagione calcistica parlano da soli con un innalzamento del pil interno alle mura malatestiane che neanche a livello nazionale oggi esiste dopo la lunga crisi con le immobiliari, le imprese edili, le banche saltate in aria come si usa fare quando spari al piattello.

Cesena avrà una perdita di rilievo a neno che si decida in fretta per ridurre il deficit, che anche al Dino Manuzzi dopo aver tolto quel maledetto sintetico, s’incominci ad arare e a seminare anche di notte per la produzione dei piselli e la relativa vendita nei supermercati.

Sarebbe molto interessante durante il processo di lavorazione nell’impacchettamento utilizzare il marchio del cavalluccio, visto che il brand è conosciuto nel mondo e sarebbe facile così da commercializzare.

Tra cipolle e piselli i coltivatori con i loro introiti dopo una stagione sabbatica potrebbero ricavare gli utili per iscrivere una nuova squadra in serie D, con la prospettiva che entro dieci anni spostando nelle campagne di Martorano la produzione ortofrutticola tornerebbero a dare spazio al calcio che conta e non più a quello amatoriale.

L’idea appare davvero affascinante e il progetto è di straordinaria fattura anche perchè nel 2019 arriverebbero i contributi europei a fondo perduto anche per gli impianti industiali che verrebbero coperti dal nuovo anello in acciaio inossidabile. Aumenterebbe così ancor di più l’occupazione giovanile.

Come diceva mio nonno morto nella miniera di Perticara, dal seme nasce sempre una zucca e proprio per questo non sarebbe male delineare un ulteriore spazio circoscritto per fare nascere pure i meloni e dare battaglia come nel derby a quelli ferraresi.

Dunque che importanza ha se una squadra di calcio sparisce, quando saranno avviate le nuove coltivazioni, c’è da scommettere che in piazza del Popolo non piangerà più nemmeno la Fontana Masini. Le cipolle e i piselli saranno da UEFA dopo 5 lustri di pioggia intensa e grandine si aprirà un ulteriore speranza, quella che il Mac-Fruit possa tornare a casa ed essere tolto ai riminesi…

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui