Oggi inizia il Festival Internazionale del Film di Berlino, giunto alla sua 66esima edizione. L’Italia è presente in Concorso con “Fuocoammare” (2016) di Gianfranco Rosi, nonché con Alba Rohrwacher come membro della Giuria internazionale presieduta da Meryl Streep.

Verrà anche fatto un omaggio al grande Ettore Scola, maestro del cinema italiano scomparso lo scorso 19 gennaio, con una proiezione di “Ballando ballando” (1983) nella sezione Berlinale Special.

Passando in rassegna il programma del Festival, negli ultimi sei anni dal 2010 al 2015, troviamo una buona selezione di titoli italiani nelle diverse sezioni del Festival. Anzitutto, il Concorso ha ospitato nelle ultime edizioni i decani Paolo e Vittorio Taviani con “Cesare deve morire” (2012) – vincitori dell’Orso d’oro -, ma anche Laura Bispuri con “Vergine Giurata” (2015), suo primo lungometraggio.

La principale vetrina del cinema tricolore è però la sezione Panorama, dedicata al cinema emergente ma anche d’autore e ai documentari, che dal 2010 a oggi ha proposto ben 8 opere italiane: “Mine vaganti” (2010) di Ferzan Ozpetek, “Due vite per caso” (2010) di Alessandro Aronadio, “Qualunquemente” (2011) di Giulio Manfredonia, “Diaz – Don’t Clean Up This Blood” (2012) di Daniele Vicari, “The Summit” (2012) di Franco Fracassi e Massimo Lauria, “Felice chi è diverso” (2014) di Gianni Amelio, “In grazia di Dio” (2014) di Edoardo Winspeare e “Resistenza Naturale” (2014) di Jonathan Nossiter.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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