Domani è il primo giorno di primavera e proprio per questo motivo, il 21 marzo ci regala l’ultima “superluna” piena del 2019, dopo quella di febbraio, la più grande dell’anno. Sarà possibile ammirarla a partire da questa notte.

“Quest’anno, infatti, l’equinozio di primavera cade il 20 marzo, alle 22:58”, spiega all’Ansa l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “Pochissime ore dopo, il 21 marzo alle 02:43, la Luna raggiungerà la fase piena. Questa coincidenza di date non avveniva dal 2000 e non riaccadrà prima del 2030. Ma – aggiunge Masi – in questi due casi non si tratta di superlune. Quindi l’evento di domani è abbastanza raro. Un’occasione per alzare lo sguardo al cielo, soprattutto nei centri urbani dove l’illuminazione limita la vista del firmamento. Proprio per questo – rileva – l’Unione Astronomica Internazionale (Iau) sta organizzando il 16 maggio, giornata mondiale della luce Unesco, l’iniziativa cieli bui per tutti”.

La superluna cade sulla soglia dell’equinozio di primavera che, come già avvenuto altri anni, anticipa al 20 marzo anziché il canonico 21. “Questo slittamento è dovuto a una lenta deriva del calendario gregoriano – prosegue Masi – legata all’esigenza di dovere approssimare al meglio la durata dell’anno astronomico. Intorno al 2048 l’equinozio cadrà addirittura il 19. lo stesso calendario, però, prevede un aggiustamento nel 2100”. Per il calcolo della Pasqua, invece, il discorso è differente. Se considerassimo come giorno di equinozio giovedì 20 marzo, infatti, e avendo Luna piena venerdì 21, la tradizionale “domenica successiva alla prima Luna piena dopo l’equinozio di primavera” cadrebbe il 24 marzo. Ma il calcolo della Pasqua considera come giorno di equinozio il 21 marzo, che coincide con la Luna piena. Il successivo plenilunio quindi, che cade il 19 aprile, fa slittare il giorno di Pasqua alla domenica del 21.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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